AURORA
Marzo-Aprile 2011

Contenuto Di Questo Numero

  1. Pericolosi Eventi Nel Medio Oriente
  2. La Restaurazione—Unica Speranza Del Mondo
  3. La Legge Di Dio Ristabilita
  4. Scenario Della Creazione
  5. I Lettori Domandano
  6. Trecento Anni Di Pace

Pericolosi Eventi Nel Medio Oriente

RECENTAMENTE GLI EVENTI avvenuti nel Medio Oriente hanno impaorito tutto il mondo. Apparisce che l’acqua di quelle zone ha incominciato a bollire e non si può sapere quando finirà a bollire. Il primo evento di ribbellione Avvenne in Egitto dove il popolo Egiziano si ha ribellato contro il governo di Mubaruk. Questo presidente ha assunto il potere nell’anno 1981 dopo la morte del presidente Anwar Sadat alla quale fù assassinato da un fanatico in quell’anno. Il presidente Mubaruk incoraggiato dal presidente degli Stati Uniti Carter nel 1979 aveva accettato e firmato un patto di pace con Israele. Nella guerra del 1967, le forze Israeliani avevano sconfitto le forze Egiziani, Siriani e della Giordania. In quall’anno le forze Israeliani in un feroce Blizt alla quale hanno spalordito il modo intero avevano sconfitto le forze Egiziani, Siriani e Giordania in 6 giorni. Nell’accordo con l’Egitto nel 79 le forze Israeliani si hanno ritirato dalle zone del Sinai e il governo Egizanoha preso nuovamente il potere di quelle zone.

Recentamente gli eventi revoluzionari del Medio Oriente hanno impaorito non soltanto Israele ma quasi tutto il mondo, perchè non sanno quello che avverrà quando i governi della Tunisia, Giordania. Babrain e Yemen dove in quel paese nella capitale Sana migliaia di persone hanno perso la loro vita, nel frattempo il popolo ha chiesto le dimessione del loro presidente Saleh. Una della più grande e pericolsa dimostrazione contro il governo del colonnello Gadhais avvenne nelle città della Libia (Benghazi e Tripoli. In base alle informzioni publicate nelle riviste di varie paesi, migliaia di persone furono uccise dalle forze armate di Gadhais, lui ed uno dei suoi figli hanno dichiarato entramite le televisione che se pure lui e suo padre devono morire non si dimettono dalla loro carica. Secondo le notizie di alcuni riviste internazionali, oltre 140 mila persone residenti nella Libia hanno abandonato le loro case e possessioni ed hanno scappato dalla Libia. Quello che avverrà in questo paese ed altri paesi del Nord Africa quando nuovi governi assumeranno il potere non si può dire. Nel frattempo Israele che è circondato dai paesi Arabi trema non sapendo quello che avverrà quando questi paesi alla quale e circondata faranno. Nel passato un portavoce dell’Iran apertamente he detto che “Israele al tempo maturo verrà buttato nel mare del Mediterraneo” Questo giammai avverrà, perchè in base alle profezie della Bibbia, la grande potenza dell’Iddio d’Israele interverrà per salvare il suo popolo e distruggera chi unque paese che si scatenerà per distruggere Israele. Questo e ben chiaro leggendo le Profezie del Profeta Zaccaria 12:2-6.

Gli eventi pericolosi del Medio Oriente accese nuove speranze e ha dato corraggio alle persone di quelle zone per affrontare anche il pericolo di morte per ottenere libertà e migliori condizioni di vita. Nelle città della Libia sorsero schiere volontari di uomini, donne ed adoloscenti che si lanciarono nella mischia senza esitare, per quanto tempo durerà questo risentimento, non lo possiamo dire, però abiamo visto uno impulso di stimolo e lotta per la libertà e migliori condizioni di vita.

Riferendosi a questo periedo Gesù profetizzò un tempo durante il quale gli uomini verranno “meno per la paurosa aspettazione di quel che sarà per accadere al mondo.” (Luca 21:26) Anche il Profeta Daniele scrisse che vi sarà un tempo di angoscia, come non c’èra mai stato da quando esistono nazioni.—Dan. 12:1

Questa angoscia, questo tempo di distretta per l’umanità e di sconvolgimento dell’attuale ordine di cose, sono condizioni preliminari allo stabilmento del Regno di Cristo. Trattasi di una rivoluzione mondiale, che si prolungherà fino a quando il Regno di Cristo non avrà completamente eliminato i regni di questo mondo. Nel capitolo 11 versetti 17 e 18 dell’Apocalisse leggiamo “Noi ti ringraziamo o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perchè hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare. Le nazioni se erano adirate, ma è giunta la tua ira ed e arrivato il tempo di giudicare.”

Cinsiderando ancora una profezia la quale ci fornisce prove indiscutibili che l’umanità oggidì è testimone degli ultimi avvenimenti della lunga notte di dolore e di morte qual’è la storia di questo mondo attraverso i suoi seimila anni, il Profeta Sofonia nel capitolo 3 verso 8 scrisse; “Perciò, aspettami dice l’Eterno, quando mi leverò per far bottino, perchè la mia determinazione e di radunare le nazioni, di riunire i regni, per riversare su di essi la mia indignazione, tutto l’ardore della mia ira: si, tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia.”

Crediamo che il punto centrale dell’adempimento della profezia e costituito dalle nazioni uniti il quale quartire è nella citta di New York. Tutti sanno che soltanto negli ultimi 50 anni le invenzioni ed il progresso scientifico e comunicazioni hanno unito tutte le nazioni della terra in maniera tale che nessuna di queste può sussistere isolata dalle altre. Generalmente nel palazzo di vetro delle nazioni uniti partecipano intorno a sessante due nazioni, se pure a volta le riunioni non danno frutti sperati, serve a illustrare il carattere di interdipendenza che lega attualmente le nazioni.

Tutti i rappresentanti di varie paesi del mondo che partecipano alle conferenze sono concordi nel riconoscere che se non si stabilisce un accordo su una regola comune economica e monetaria, tutto l’edificio della civiltà avrebbe corso il pericolo di crollare. Però a tutt’oggi, questo accordo apparisce sempre impossibile, ed al senso di vivo allarme e di sfiducia ha fatto riscontro il difendersi in una psicosi di guerra ed una folle gara agli armamenti.

Se come abbiamo precedentamente posto in evidenza, la terra può essere (divorata da una bestia) puo essere altresi (divorata) dal fuoco della divina gelesia, essendo il linguaggio, in ambedue i casi, SIMBOLICO. Il simbolismo del (fuoco) e molto chiaro, In esso e illustrata la completa distruzione del presente ordine sociale e lo stabilimento del nuovo ordine rappresentato dal Regno di Cristo, durante il quale il popolo avrà l’opportunità di ritornare al servizio ed all’adorazione del loro Dio.

Che il Profeta Sofonia non abbia voluto alludere alla distruzione letterale della terra, ne a quella dei popoli in essa viventi e chiaramente provato dal successivo versetto 9 dove fu scritto: “allora muterò le labbra dei popoli in labbra pure, affinchè tutti invochino il nome di Jehovah e lo serviranno di pari consentimento.”




La Restaurazione—Unica Speranza Del Mondo

IDDIO SI PROPONE di realizzare la completa restaurazione alla vita di tutta la famiglia umana, assicurandole una gioia eterna in una terra completamente trasformata in un paradiso. Questa è la chiara testimonianza della Parola della verità: la Sacra Bibbia Inoltre, la nostra stessa ragione ci convince a credere che tutto ciò è logico e giusto, Se Dio creò la terra per l’uomo e l’uomo per la terra, sarebbe assurdo pensare che Egli consentisse alle potenze malefiche, ingannatrici e ribelli, di contrastare per sempre i suoi amorevoli disegni o che si proponesse di realizzare, quale estremo rimedio, la salvezza di una piccolissima parte delle sue creature umane, col trasferirle in un piano superiore di vita.

Quando Dio creò l’uomo e lo pose in quel meraviglioso Giardino di Eden, gli affidò la missione di crescere, moltiplicare, riempire la terra e rendersela soggetta. Nè a lui, nè alla sua compagna, Eva, venne promesso il cielo dopo la morte, ma semplicemente il ritorno alla terra d’onde erano stati tratti. Anzi la morte stessa sarebbe stata a loro sconosciuta se si fossero mostrati ubbidienti alle leggi del Creatore.

Il loro destino era quindi legato alla terra; essi avrebbero dovuto vivere per sempre su di essa e non nel cielo, popolandola della loro progenie. Cercate di formarvi un’idea delle ideali condizioni di vita che si sarebbero realizzate nel nostro pianeta se il peccato e la morte non si fossero manifestate: il paradiso o Eden, limitato ad una piccola zona del medio oriente, avrebbe allargato man mano i propri confini, con il moltiplicarsi dell’umanità, fino a comprendere tutta la terra, proprio come Iddio aveva comandato. Immaginate ancora la terra in tal modo trasformata, popolata di una famiglia umana perfetta e felice, che ha davanti a se la vita eterna e la profezione del suo Creatore! Eppure tutto ciò sarà una benedetta realtà, tra breve, in quanto la “restaurazione di tutte le cose” è stata provveduta e garantita dalla morte di Gesù sulla croce.

PROMESSE DELLA RESTAURAZIONE

Allorchè Iddio disse che la “progenie” della donna avrebbe schiacciato la testa al Serpente, Egli voleva alludere alla distruzione dei frutti malefici di Satana ed alla restaurazione dell’uomo alla vita ed alla primitiva condizione di perfezione, perduta a cagione della disubbidienza.

Anche la promessa che Dio fece ad Abrahamo, di benedire tutte le famiglie della terra per mezzo della sua progenie, si identifica in realtà in una promessa di restaurazione di tutti gli uomini ad una condizione di perfezione.

Quando l’Angelo annunziò la nascita di Gesù, dicendo: “Oggi, nella città di Davide vi è nato il Salvatore che è Cristo il Signore,” quel messaggio conteneva una promessa ed un opportunità di salvezzal dalla morte e di restaurazione alla vita eterna di tutto il genere umano.

Quando Gesù, in risposta ad una richiesta dei suoi discepoli sulla preghiera, insegnò loro il “Padre nostro,” il Maestro voleva che essi ricordassero lo scopo finale del Regno di Dio, che si identifica con la restaurazione dell’uomo e di tutte le cose alla primiera perfezione. Ogni cristiano che ha rivolto al Padre queste parole: ‘il tuo regno venga, la tua volontà sia fatta in terra, com’è fatta nel cielo,” ha pregato più o meno coscientemente per quella restaurazione.

Le promesse che Gesù ed i discepoli rivolsero a tutti i cristiani, in virtù delle quali questi sarebbero divenuti “coeredi” con Lui, nel suo regno fanno della Chiesa la ‘progenie spirituale di Abrahamo,’ il canale e lo strumento di Dio per la benedizione del mondo.—Apocalisse 5:10

Quando le Scritture affermano che Gesù, “per grazia di Dio gustò la morte per tutti,” esse insegnano che la pena del peccato adamico sarà, a tempo debito, annullata e ad ogni essere umano risuscitato dai morti, verrà offerta l’opportunità di vivere eternamente sulla terra, mediante l’ubbidienza alle giuste leggi del regno. Onde rendere possibile quest’opera di restaurazione, Gesù e la Chiesa sono esaltati alla gloria della natura divina.

Questa gloriosa missione della Chiesa, contrasta le teorie oscure del medio evo, le quali presentano un Dio preoccupato a convertire il genere umano—molto spesso invano—per unirlo alla Chiesa e salvario così dal fuoco eterno dell’inferno!

A quest’opera di restaurazione, che sarà realizzata dopo la manifestazione della presenza di Cristo, si riferi l’apostolo Pietro allorchè guari un uomo, zoppo sin dalla sua nascita. Egli trasse spunto da quella miracolosa guarigione da lui operata, per impartire ai numerosi presenti una importante lezione. L’Apostolo disse:

“Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siamo cancellati, affinchè vengano dalla presenza del Signore dei tempi di refrigerio e ch’Egli vi mandi il Cristo che v’è stato destinato, cioè Gesù, che il cielo deve tenere accolto fino al tempi della restaurazione di tutte le cose; tempi del quali Iddio parlò per bocca dei suoi santi profeti, che sono stati fin dal principio.”—Atti 3:19-21

Quale meraviglioso compendio profetico è questa “restaurazione di tutte le cose” e quali risultati porterà sulla terra la seconda presenza di Cristo! Essi saranno completamente diversi dalla tradizionale ‘fine del mondo’ connessa con quell’avvento! Certo, saranno ‘tempi di refrigerio’ e non di spavento quelli che scaturiranno dalla presenza del Signore.

L’espressions: “dalla presenza del…” Com’è indicata nel testo greco, significa letteralmente ‘fuori dalla faccia del…’ ed è basata sul costume orientale di voltare le spalle ad una persona in segno di disfavore e disapprovazione. Essa è, dunque, piena di significato e denota la restituzione dei favori divini all’umanità.

Nel Giardino d’Eden, Iddio distolse la sua “faccia” dall’uomo che aveva violato la sua legge e poichè, a dire del profeta, ‘nel favore di Dio v’è la vita,’ a cagione del peccato la progenie di Adamo, come un fiore privato del raggi del sole e della pioggia, s’è seccata ed è morta.

LE PROMESSE SARANNO ADEMPIUTE

Ma anche se Iddio, durante i seimila anni della storia umana, ha ritirato i suoi favori dall’umanità, non solo Egli ha formulato delle promesse di benedizioni, ma ha fatto i necessari preparativi per realizzarli al tempo opportuno, La seconda presenza di Cristo e lo stabilimento del suo Regno segnano il tempo preciso in cui quelle promesse cominceranno ad essere adempiute. Allora il Signore rivolgerà la sua “faccia” verso l’intera umana famiglia e questa avrà refrigerio.

L’Apostolo afferma che sopraggiungeranno “i tempi della restaurazione di tutte le cose, tempi dei quali Iddio ha parlate per bocca dei suoi santi profeti, fin dal principio del mondo. ”L’uomo perdette la vita perfetta sulla terra a motivo della disubbidienza di Adamo e riotterrà, pertanto, ciò che ha perduto, nè più, nè meno. Non vediamo in qual modo l’umanità potrebbe essere restaurata in cielo se Adamo fu creato per la terra e visse sulla terra. Se i profeti—come afferma l’apostolo Pietro—parlarono di questa restaurazione, dobbiamo sinceramente ammettere che essi illustrarono esclusivamente le benedizioni terrene e la vita eterna nella pace, nell’amore e nella giustizia, in una terra restaurata alla perfezione.

La guarigione miracolosa del paralitico fu semplicemente una illustrazione di ciò che sarà su scala mondiale la liberazione dell’umanità dalle imperfezioni e dalla morte, durante il regno millenario di Cristo. Di essa ne parla Isaia quando afferma che “lo zoppo salterà come un cervo,” ‘la lingua del mutolo canterà,” ‘le orecchie dei sordi saranno dissserrate’ e ‘gli occhi dei ciechi saranno aperti.’—Isaia 35 Tutta l’umanità sarà inoltre guarita dalla cecità spirituale poichè ‘la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo ricoprono.’

Il regno messianico viene simboleggiato, nella profezia, da un monte che si forma e si sviluppa gradualmente fino a riempire tutta la terra. (Daniele 2:34-35,44) Lo stesso monte viene menzionate in Michea 4:13, dove è detto:

“Ma avverrà negli ultimi tempi, che il monte della casa dell’Eterno ‘si ergerà sepra la sommità de’ monti, e s’innalzerà al disopra della colline, e i popoli affluiranno ad esso. Verranno delle nazioni in gran numero e diranno:--Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri! Poichè da Sion uscirlà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno. Egli sarà giudice fra molti popoli e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane. Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance roncole; una nazione non leverà più la spada contro l’altra, e non impareranno più la guerra. Sederanno ciascuno sotto la sua vigna e sotto il suo fico, senza che alcuno li spaventi, poichè la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato.”

GLI ULTIMI GIORNI

L’espressione “ultimi giorni,” nel senso indicato dal profeta Michea, si riferisce al tempo della fine del regno del peccato e della morte, sulla terra; tempo che sarà immediatamente seguito da un’era in cui un nuovo ordine sarà stabilito sulla terra, sotto il diretto controllo del Messia.

La attucinanti dottrine delle età oscure in riguardo agli avvenimenti degli “ultimi giorni” sono intieramente prive di fondamento, se poste di fronte al testo sopra citato e ad altre ispirate scritture profetiche. In sostanza gli ‘ultimi giorni,’ anzichè rappresentare la fine di ogni opportunità e di ogni speranza per il genere umano, apre a questo un’epoca nuova, caratterizzata dalla conoscenza di Dio. I popoli conosceranno in quel tempo il loro Creatore, cammineranno nelle Sue vie, non impareranno più la guerra e dedicheranno tutte le loro risorse intellettuali e materiali ad opere di pace, in un clima di buona volontà, di giustizia e d’amore: ‘una nazione non leverà più la spada contro l’altra, e non impareranno più la guerra.’

La Sacra Bibbia non rivela tutti i particolari e le caratteristiche del regno messianico: ma possiamo essere certi che la medesima infallibile sapienza che formulò il piano creativo dell’universo, la stessa potenza che lo realizzò e che regola i movimenti degli astri, stabilirà gradualmente il Regno e darà all’umanità le sue leggi ed i suoi ordinamenti, affinchè l’amore di Dio in tutta la sua profondità e la sua grandezza siano proclamati per tutta la terra.

Il simbolismo della profezia di Michea si riferisce alle “lance” e ‘spade,’ non più usate in guerra oggi, ma ad esse possiamo sostituire tutti i terribili ordigni che la tecnica moderna ha posto a disposizione degli eserciti, e la loro distruzzione illustra efficacemente il carattere pacifico del Regno del Messia. Anche la ‘vite’ e il ‘fico’ simboleggiano la stessa cosa: la pace, aspirazione suprema di tutta l’umanità che, in quel tempo, conquisterà i cuori di tutti i popoli, Allora ogni famiglia avrà la sua ridente casetta, e sarà scevra da qualsiasi preoccupazione materiale.

Un’ altra interessante profezia riguardante, i “tempi della restaurazione” è quella di Isaia 25:6/9 ove leggiamo:

“L’Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, ben chiariti. Distruggerà su quel monte il velo che cuopre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. Annienterà per sempre la morte; il Signore, l’Eterno, asciugherà le lagrime da ogni viso, torrà via di su tutta la terra l’onta del suo popolo, perchè l’Eterno ha parlato.”

Cos’altro può desiderare l’uomo oltre a quello già descritto in queste consolanti profezie riguardanti la restaurazione? Sarà un vero convito, un festino di proporzioni mondiali, allorchè “la scelta delle nazioni verrà.” (Aggeo 2:7) Il ‘convito’ simbolizza i provvedimenti divini per la restaurazione dell’uomo alla vita eterna, durante il regno messianico. Il ‘velame’ è, invece, il simbolo delle accecanti e malvagie influenze del ‘serpente antico,’ che a quel tempo verrà rimosso. Ciò sarà possibille in quanto, come afferma la Rivelazione, Satana verrà legato ‘affinchè non seduca più le genti.’ (Apolalisse 20:1-3) La morte sarà allora abissata in vittoria. Oh! Si, è stata la morte a distruggere la felicità di tutti; ma poichè ciò che fu perduto dovrà essere restituito, di conseguenza la morte sarà distrutta per sempre. In Apocalisse 20:4, leggiamo infatti che ‘la morte non sarà più.’

La difficoltà che ostacolò notevolmente la comprensione del piano di Dio in passato era dato dal fatto che noi credevamo che tutte queste gloriose promesse si dovessero realizzare nel cielo e non sulla terra, non considerando che soltanto a poichi: ai veri seguaci di Cristo, verrà concesso un premio celeste. La morte ha sempre regnato sulla terra e, logicamente, sarà qui che essa non dovrà più esistere.

Come, saranno felici i popoli, in quel tempo, nell’accettare la salvezza, la vita eterna e tutte le benedizioni che le sono connesse! Notate quanta enfasi pone il profeta nel descrivere questo avvenimento: “In quel giorno, si dirà:--Ecco, questo è il nostro Dio; in Lui abbiamo sperato, ed Egli ci ha salvati. Questo è l’Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!”—Isaia 25:9

Infatti, quanti milioni di uomini hanno atteso e desiderato una migliore conoscenza del vero Dio ed hanno sperato e pregato per quella salvezza che solo Lui può dare! Si, il mondo è sempre vissuto nell’attesa della riconquista dei favori di Dio, anche se nell’ignoranza dei modi e del tempo della loro realizzazione. Ma quando le accecanti influenze del grande seduttore, saranno state rimosse e la conoscenza della gloria di Dio avrà riempita tutta la terra, allora il mondo conoscerà l’Eterno e si convertirà a Lui di vero cuore.

LA GRANDE POTENZA DI DIO

Nessuno dubiti delle promesse che Iddio adempirà in favore dell’umanità e che noi stiamo esaminando. Egli, che al principio creò la vita, è altresi potente a riprodurla in ogni tempo, in modo da adempiere a quelle promesse, poichè il piano di restaurazione dell’umanità non dimenticherà i morti, i quali dovranno risuscitare.

La meravigliosa dottrina della risurrezione dei morti è stata svuotata di contenuto dalla tradizionale teoria dell’immortalità dell’anima. Infatti, a quale scopo sperare nella risurrezione dei morti se in effetti l’uomo continua a vivere dopo la morte in una superiore condizione di vita? Ma, poichè il mondo a motivo della confusione di idee che lo agita, è incapace di afferrare la speranza della “restaurazione,” che soddisfa intimamente, si consola nella credenza della sopravvivenza dell’anima, considerandola immortale. Oggi, però, possiamo avere una cognizione esatta di ciò che significa “salvezza:” risveglio dal sonno della morte e restaurazione alla vita, sulla terra.

La Bibbia rappresenta la morte come un “sonno” al quale seguirà un risveglio, al mattino del nuovo giorno millenario del Regno di Cristo. Ed il grande orologio del tempo, mosso dal divino volere, già segna l’approssimarsi del nuovo giorno in cui si compirà il grande evento.

LE BENEDIZIONI SONO VICINE

E’ proprio vero che le benedizioni della “restaurazione” sono vicinissime, anche se per credervi è necessario una grande fede. I profeti della Bibbia sono stati così precisi nel profetizzare le presenti condizioni del mondo, le quali precedono l’instaurazione del Regno e le diverse benedizioni, parte delle quali sono state già realizzate, che è impossibile dubitare dell’adempimento di tutto ciò che si riferisce all’epoca millenniale, poichè la stessa potenza divina posta in atto in tutti i tempi, opererà ancora, affinchè tutto si compia secondo il beneplacito della volontà di Dio.

Possiamo quindi gioire in ispirito per la meravigliosa prospettiva posta innanzi a noi e possa la visione delle cose a venire renderci idonei per il nostro quotidiano ministerio e farci superare tutte le prove della vita. Frattanto, il regno di peccato e di morte, lungo e tetro per il mondo in generale e per ogni individuo in particolare, è ormai passato e gli uomini hanno avuto l’opportunità di accumulare una preziosa esperienza sulla inutilità della disobbedienza ai comandamenti di Dio. Ed anche se oggi tale lezione non viene ancora considerata e valutata nel suo vero significato, durante il Regno di Dio sulla terra essa non mancherà di far raccogliere ad ognuno dei preziosi frutti.

Se ogniuno di noi riuscirà pienamente a comprendere che il saspiente ed amorevole Creatore ha permesso il manifestarsi del regno del peccato affinchè noi potessimo tributargli tutta l’amirazione, la lode a riconfermargli la nostra fede nel suo carattere e nella bontà delle sue leggi, allora potremo anche attendere con pazienza e letizia il sorgere dell’aurora del nuovo giorno di giustizia, continuando a pregare per la manifestazione del suo Regno.

“IN RIGUARDO A COLORO CHE DORMONO”

Tutto ciò che abbiamo scritto in riguardo ai viventi, vale anche per coloro che dormono nel sonno della morte, i quali, come i primi, riceveranno le benedizioni del Regno. Infatti, essi saranno risvegliati alla vita, poichè sta scritto: “Non vi meravigliate di questo; perchè l’ora viene in cui tutti quelli che son nei sepolcri udranno la sua voce e ne verranno fuori.”—Giovanni 5:28

Nella nuova dispensazione millenaria ogniuono riceverà una completa opportunità di ritornare in armonia con la volontà di Dio e godere delle sue benedizioni, fra le quali la vita eterna e la libertà individuale la quale a nessuno sarà coartata ma ad ognuno verrà richiesta una perfetta ubbidienza alle leggi del Regno Messianico, mentre i ribelli verranno completamente distrutti nella “seconda morte..”—Apocalisse 21:13-15



PARTE IX

La Legge Di Dio Ristabilita

IMMAGINATE PER UN istante cosa accadrebbe se la terra si sottraesse all’osservanza delle leggi che regolano l’armonia dell’universo; il nostro Pianeta incorrerebbe in una distruzione totale. Il motivo per cui gli astronomi sono in grado di prevedere con molti anni di anticipo il giorno, l’ora ed il minuto esatto in cui avrà luogo una ecclisse solare, o il verificarsi di un qualsiasi altro fenomeno astronomico, è da ricercarsi nel fatto che tutti i corpi celesti sono sogetti a leggi determinate e precise, sulla cui ricorrenza possiamo nutrire la massima fiducia. E’ quindi più che ragionevole supporre che anche l’uomo, la più intelligente creatura terrena, dotata per giunta di una coscienza capace di discernere il bene dal male, sia soggetto alla legge divina.

Ed è così, infatti. La disobbedienza a quella gettò l’uomo nella palude del dolore e nella morte, mentre l’ubbidienza lo ricondurrà a Dio e varrà a fargli ottene re le benedizioni perdute a causa del peccato.

Ma nessuno supponga che qualsiasi tentativo di ubbidire a quella legge, al presente, comporti l’immediata restituzione dei favori divini. No; la legge di Dio fu violata dal perfetto Adamo, il quale, essendo dotato di una sufficiente capacità di agire secondo giustizia, attirò su sé la condanna di morte. In tal modo, tutta la sua posterità venne concepita in una condizione di imperfezione, sotto condanna di morte e comunque nella incapacità non solo di fare la volontà di Dio, ma di provvedere alla propria salfezza.

L’uomo poteva considerarsi definitivamente perduto se la misericordia divina non fosse intervenuta in suo favore. La parola, dell’Evangelo dice, infafti, che “Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo figliuolo unigenito, affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.”—Giovanni 3:16 Da tale affermazione, possiamo dedurre che in Gesù Cristo è concentrata tutta la speranza di salvezza dell’umanità, in quanto Egli pagò la pena del peccato adamico, con la sua morte sulla croce. Per questo Egli fu ‘fatto carne.’ Un uomo perfetto—Adamo—peccò e su di Lui venne pronunziata una sentenza di morte; un altro uomo perfetto—senza peccato e non soggetto alla condanna—pagò, con la propria vita, la pena del peccato, divevendo così il Redentore di Adamo e di tutta la sua progenie. Questo fece Gesù.

Ma poichè Iddo, nel suo amore, non risparmiò il suo Figliuolo unigenito, riscattando l’umanità dalla morte, un semplice assensementale a questa verità di vitale importanza, non porterà la salvezza sia al presente che nel futuro. Cosa richiede, dunque, Iddio? L’osservanza della sua legge, di quella legge che Egli diede ad Israele, e meglio conosciuta come “i dieci comandamenti” i quali costituiscono la base della legislazione di tutti i popoli civili. Gesù riassunse quei comandamenti in due massimi: amore supremo verso il Creatore ed amore per il prossimo, come per sé stessi. Quest’ultimo può considerarsi la “regola d’oro” dei rapporti umani ed assisme al primo, forma la base della giustizia e della dirittura e nessuno, sia in questa età che in quelle avvenire, potrà considerarsi in armonia con Dio, se ignorerà o rifiuterà di essere guidato da esse.

L’egoismo ha sempre svolto un ruolo preminente nei raporti umani e molto spesso coloro che ne furono invasi ricercarono invano la pace e la gioia dello spirito.

L’AMORE AL POSTO DELL’EGOISMO

Durante i seimila anni della storia umana, Satana è stato il feroce oppositore che ha governato la umana famiglia con il malvagio principio dell’egoismo; ma, con l’instaurazione del nuovo Regno, questo vecchio ordine di cose sarà rovesciato e distrutto, ed al posto dell’egoismo subentrerà l’amore. In questo rinnovato clima verrà incoraggiato e premiato tutto ciò che è buono, santo e pure. Si adempirà allora il messaggio angelico annunziato la notte della natività: “pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce.”—Luca 2:14

Tale cambiamento non sarà repentino, ma graduale, come lascia intuire anche il Profeta: “quando i tuoi giudizi si compiano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano giustizia.”—Isaia 26:9

Il “giudizio” qui menzionato, coinciderà con la dispensazione delle benedizioni del Regno e non sarà per nulla uguale al tradizionale ‘giorno del giudizio’ dipinto a tinte così fosche dalla Cristianità nominale, per indurre le folle a non disertare le loro chiese. Nel Regno del Signore il metodo d’insegnamento della legge divina sarà di tale efficacia che questa verrà scritta nel cuore dei popoli.—Geremnia 31:31-34

Non è bene, comunque, attendere l’instaurazione del Regno per conoscere e mettere in pratica la legge di Dio. Cosa impedisce oggi stesso ad ognuno di compiere un sincero sforzo per praticare la giustizia ed attuare la legge dell’amore, sia nei riguardi di Dio che del nostro prossimo? E quante opportunità si presentano per far del bene a tutti! Non costa gran che un sorriso, una parola di conforto condividere con il nostro prossimo le gioie ed i dolori della vita, o manifestare a coloro che avviciniamo la gioia del nostro cuore per la conoscenza dell’amore di Dio com’è rivelata nella Sua Parola. Non vi è nessun modo migliore per confortare i cuori afflitti che partecipar loro il glorioso Evangelo del Regno messianico, prossimo ad essere stabilito.

Non si può negare che il mondo deve ancora attraversore sofferenze e tribolazioni veramente terribili, ma è bene non dimenticare che richiederà ancora maggiori sofferenze da parte di tutti popoli della terra per eliminare la superbia dai loro cuori ed alzare i loro occhi verso il Creatore per ricevere soccorso.

Comunque, coloro che procacciano giustizia e si sforzano di vivere in pace con Dio e con il prossimo, senza dubbio passeranno molte meglio degli altri attraverso le terribili esperienze della “grande tribolazione.”—Sofonia 2:3

Se la sopravvivenza dell’uomo sulla terra fosse affidata al discernimento di coloro che oggi reggono i destini del mondo, questi ridurrebbero probabilmente la terra in un cimitero, durante il tempo di grande angoscia, che sta per sopraggiuntgere. Ma il Signore Gesù assicura nella Sua parola che le potenze del male non raggiungeranno i loro scopi in quanto quei giorni saranno abbreviati per amore degli eletti, poichè, “se quei giorni non fossero abbreviati nessuna carne scamperebbe.”—Matteo 24:22

Miracolo, dunque, avvrerrà non nel senso che la prossima, grande tribolazione sarà evitata al mondo, ma nel senso che Iddio interverrà al momento opportuno per neutralizzare l’azione di Satana, il quale fa leva sul sentimento dell’egoismo umano, concedendo agli uomini di trarre una salutare lezione dalla loro condotta, per il loro futuro bene.

Ma il miracolo si compirà sopratutto con la instaurazione del Regno di Cristo, che costituirà la risposta alla preghiera di ogni cristiano: “…il Tuo regno venga, la Tua volontà fatta in terra com’è fatta nel cielo.” Ed è su questo particolare che noi desideriamo richiamare l’attenzione del mondo, che sta attraversando tragiche esperienze.

Qualè glorioso privilegio è quini il nostro di dare al mondo la testimonianza di queste benedette verita! Spesso, oggi, vediamo il timore diffondersi in larghi strati dell’opinione publica ed avviciniamo individui che sono preda ad un timor panico pensando alle cose “che stanno per sopraggiungere al mondo.” In tali circostanze non lasciamoci sfuggire l’oppor-tunità di ubbidire al comando del Signore, che ci impone di dire “a quelli che sono smarriti d’animo: confortatevi, non temete; ecco l’Iddio vostro, la vendetta verrà, la retribuzione di Dio; Egli stesso verrà e vi salverà.’—Isaia 35:4




La Nostra Pasqua
Sarà Celebrata Il
17 Aprile 2011
Dopo Il Tramonto Del Sole




Scenario Della Creazione
Il Tabernacolo Simbolico

IDDIO PREVEDEVA CHE gl’Israeliti non avrebbero adempiuto il patto, e benchè desse le più minute istruzioni per costruire il Tabernacolo ed i sacrifici alla quale i sacerdoti dovevano seguire ed in base a quello che l’Apostolo Paolo scrisse le istruzioni e riti del tabernacolo erano “Ombre dei futuri beni.” Il Tabernacolo col suo cortile, il Santo e il Santissimo, con i suoi arredi ed i sacerdoti alla quale offrivano i sacrifici, illustravano le linei essenziali del piano di Dio.

L’Apostolo Paolo scrisse che il vitello sacrificato per il peccato nel giorno dell’Ispiazione simboleggia Gesù in carne. L’uccisione del vitello reppresenta il sacrificio di Gesù, principiato col suo battessimo nel Giordano. Con il suo sacrificio Gesù fù anche il prototipo del sommo Sacerdote. L’offerta dell’incenso sull’Altare d’oro, rappresenta la fedeltà di Gesù per ubidire alla volontà del Suo Padre.

Il trasporto del sangue del vitello nel luogo Santo, simboleggia la consacrazione del sacerdote simbolico; il velo simboleggia la morte della Sua volontà, e così. Egli è accolto come una Nuova Creatura. Il Sommo Sacerdote che inginocchiandosi per passare sotto il velo del Santo e del Santissimo, simboleggia l’uomo Cristo Gesù che immolò la sua vita sul Calvario, e diede alla morte il corpo che Iddio gli aveva concesso.

Il Sommo Sacerdote che aspergeva il seggio della Misericordia, simboleggia Gesù Cristo in cielo, che offre alla Giustizia il Suo sacrificio. Il Sommo sacerdote che sia lavava e vestiva nel cortile, rappresenta il Cristo compiuto, che dalla sua persona d’umiltà, passa a condizioni di potenza e gloria, e nei suoi vestimenti di gloria, il Sommo Sacerdote rappresenta il Messia colla facoltà di benedire il genere umano.—Asodo 28:2; Filippesi 3:21

Araonne che benediceva il popolo simboleggia il Messia nel Suo secondo Avvento benedicendo tutti coloro diveranno veri Israeliti durante il suo Regno. Il popolo che acclama e si prosta rappresenta il riconoscimento della fine del regno del peccato e della morte, e nel risollevarsi rappresenta la risurezione.

Frat. Russell



I Lettori Domandano

Coloro I Quali Son Privi Di Fede
Avranno L’Opportunita
D’Acqquistarla?

D. Molti individui affernano d’essere incapaci a nutrir fede in Dio e nella Bibbia, perche credono solo a ciò che possono vedere, o costatare. Ordinariamente, essi, nella loro incoscienza, sembrano sinceri. Or, saranno essi risuscitati dai morti? Ed in tal caso, quale sorte riseba loro Iddio?

R. L’apostolo Paolo 2 Tess. 3:2, dice: “…nontutti hanno la fede.” I nostri progenitori furono creati perfetti, ed all’immagine e somiglianza di Dio, per cui la fede nel Creatore custodiva automaticamente i loro cuori. E, anche dopo esser stati condannati, per aver trasgredito ai Comandamenti di Dio, continuarono ad aver fede, chi più, chi meno, nella Sua provvidenze. Infatti, quando nacque Caino, Eva disse: ‘…ho acquistato un uomo con l’aiuto dell’Eterno.’—Genesi 4:1

Ma, la caduta, dell’uomo, nel peccato e nella morte, causò la perdita della perfezione originale e di tutte le sorprendenti caratteristiche loro conferite da Dio, nel crearli a Sua immagine e somiglianza. Le generazioni, che susseguirono, andarono sempre più degradandosi; molti perdettero la fede, altri abbrutirono sino al punto di lasciarsi soggiocare del tutto da Satana. Di conseguenza, ben pochi hanno delle aspirazioni spirituali.

In aggiunta alla perdita della fede, molti sono stati attirati ad astruse deità, per manipolazione di mestieranti di religioni; son divenuti superstiziosi ed hanno creduto alle menzogne di Satana che ha offuscato le loro menti, per impedir che godessero della Luce, scaturiente dalla Parola di Dio. Infine, hanno avuto fede negli assurdi insegnamenti tramandati loro dagli oscuri èvi, per i quali han creduto nel tormento eterno.

Indubbiamente, l’Onnipotente ed Onnisciente Creatore considererà che queste defezioni dell’umanità sono imputabili alla declassazione cui sono andate soggette le generazioni, dopo la caduta adamica, e tratterà con misericordia i miscredenti, allorquando saranno risvegiati dal soggiorno della morte. L’Eterno nei Disegni del Suo Piano di Salvezza, ci conferma a mezzo l’apostolo Paolo “che vi sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.”—Atti 24:15-

Il Giorno del Giudizio, nel Piano di Dio, è stato prestabilito [nel Suo misericordioso proposito] per illuminare—in quel tempo—tutti coloro che morirono nella indegnità di meritarsi la restaurazione alla vita eterna: concedendo loro un’opportunità—risuscitandoli ed illuminandoli—di ravvedersi ed aver fede in Colui che diede la Sua vita, per riscattare anche loro. Infatti, l’apostolo Paolo, riferendosi a quei Giudei che rinnegarono Cristo, al Suo Primo Avvento, scrisse: “Iddio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza, per far misericordia a tutti.” (Romani 11:32) Poi, Giovanni 3:16-17, conforta tutta l’umanità, in questa sua asserzione: ‘Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unico Figliuolo, affinchè chiunque crede in Lui, non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti, Iddio non ha mandato il Suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma, perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui.’

Paolo scrisse essere “Volere di Dio che tutti gli uomini siano salvati e vengano a conoscenza della Verità. Poiché v’è un solo Dio ed anche un solo Mediatore, fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, il quale diede sé stesso qual prezzo di riscatto, per tutti.” (I Tim. 2:4-6) Ciò sta a confortare tanti e tanti, la cui prima opportunità di credere in Cristo sarà loro concessa allorché saranno risvegliati dalla morte.

Noi ripetiamo—e ripeteremo sin quando Egli ce lo permetterà—che, nell’èra Messianica “la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dalle acque che lo coprono” (Isaia 11:9) perciò tutti potranno, vorranno comprenderanno ed acquisiranno la degnità per ottenere la vita eterna in Cristo, con l’assoluta ubbidienza alle Leggi del Regno Messianico, che vigeranno in quel tempo. E ciò è certo, perché l’Eterno stesso, nella Sua infinita misericordia, lo assicura, dicendoci: ‘Io metterrò la mia Legge nell’intimo loro, la scriverò nel loro cuore e sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo.’—Gerem. 31:33




Trecento Anni Di Pace

SOTTO QUESTO TITOLO un sittimanale Italiano riporta un articolo dal quele esaminamo la parte che più potrebbe interessare i nostri lettori. Dal 3600 anni avanti Cristo fino all’anno 1960 ci sono stati solo 292 anni di pace sulla terra; in totale sono avvenuti 14,550 guerre in diversi località del nostro pianeta più o meno importanti: intorno a tremiliardi e seicentocinquanta milioni di essere umana sono stati uccisi da guerre o epidemia da esse conseguiti.

Ciò significa che pressappoco un uomo su quattro, comparsi sulla terra in epoca storica è caduto vittima della guerra. Queste paurose statistiche, orribile documento della follia e malvagità umane, rappresentano i primi risultati resi noti al publico da un eccezionale studio reso possibile per l’impiego di nuovi potentissimi cervelli eletronici e computer.

Il prof. Storhjerne alla quale era presidente della Accademia della scienza di Norvegia e riconosciuto autorità nel campo della costruzione e dell’impiego dei cervelli elettronici, aveva raccontato come fù stato organizzata e condotta questa sorprendente analisi della storia dell’uomo. Sulla base della storia degli ultimi cinque millenni e dei dati sul potere distruttivo degli attuali mezzi offensivi e difensivi di guerra, e stato possibile valutare quali effetti potrebbero avere in una guerra atomica.

Contrariamente a quanto e stato detto da vari fisici atomiciterrorizzati dagli orrori che le nueve armi potrebbero prudurre, la razza umana non sarà sterminata da una eventuale guerra mondiale; ma gli effetti sarebbero davvero apocalittici. Fù detto che nel corso di un conflitto più di un miliardo e quattrocento milioni di essere umani perderebbero la vita o rimarrebbero gravamente mutilati; il che vuol dire che tre persone su cinque oggi viventi verrebbero distrutte o inabilitate.

Sono stati analizzati i vari metodi che l’uomo ha tentato per garantire la pace. Da questa analisi risulta che dal 650 avanti Cristo varie nazioni si sono impegnati in 1,660 corse agli armamenti, e tutte, meno sedici, hanno portato alla guerra; in questi sedici casi favorevoli si è avuto invece un colasso economico Di 4,711 tratti fra nazioni intesi a mantenere la pace, 4,697 non hanno funzionato gli ultimi 3,200 anni. I quttordici rimanenti hanno condotto ad una benefica convivenza fra le nazioni interessati.

Infine dei 764 tentativi di garentire la pace mediante coalizione fra gruppi di potenze opposte, soltanto due hanno portato ad una stabile unione. Al di sopra di ogni autorità umana, noi possediamo una potente ed infallibile fonte di Verità la quale ha sempre ammonito l’uomo a non illudersi di poter risolvere da se il problema della sua esistenza e dei suoi rapporti. Questa fonte di verità è la Bibbia, la Parola di Dio. Riteniamo che non vi sia bisogno di potenti cervelli elettronici per comprendere i risultati ai quali hanno condotto la “follia e la malvagità umana,” che sia sufficiente anche molto di meno. Tuttavia, lungi dal meditare su tali angosciosi risultati, l’uomo continua imperterrito a sgozzare colombe sull’altre di Marte. Restano luminose e sicure al di sopra di tante rovine, le meravigliose promesse dell’Eterno Iddio sul regno di pace e di giustizia che il Suo potente braccio realizzerà su tutta la terra e siamo esultati nel notare le chiare evidenze di quest’opera già in atto.

Gli avvenimenti internazionale dei quali siamo testimoni rappresentano la chiara conferma del fatto che ci troviamo nel giorno in cui Dio è in preparazione per intervenire e condurre a compimento il suo piano di salvezza mondiale, opera per la graduale instaurazione del Suo Regno per il quale milioni di individui da duemila anni hanno pregato e pregano: “Il Tuo Regno venga, la Tua volontà sia fatta in terra.” L’Aurora e tutti coloro che sono associati con essa, si gioiscano di poter dare la loro testimonianza su questa meravigliosa verità.



Associazione Studenti Biblici Aurora