MA! PERCHÈ DIO PERMETTE IL MALE?

SPERANZA DOPO IL TERRORE

LE profezie delle Sacre Scritture hanno predetto che “vi sarà un tribolazione” così grande, quale non fù mai dal principio del mondo fino ad ora, ne mai più vi sarà.—Matteo 24:21 Durante questa tribolazione: ‘IL debole dica Sono Forte.’—Gioele 3:10 Sono ‘I Deboli” che stanno terrorizzando le grandi potenze del mondo. Durante il ventesimo secolo 175 milioni di uomini, donne e bambini sono stati massacrati a caggione di una politica pazzesca e, ‘Gli uomini verranno meno dalla paura e dall’attesa delle cose che si abbatteranno sul mondo, perché le potenze dei cieli sranno scrollate.’—Luca 21:26

IL Signore “farà tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verrà.”—Aggeo 2:7 Ed ‘Anche l’ira degli uomini ritornerà a tua lode.’—Salmo 76:10

“Egli fa cessare le guerre fino all’estremità della terra; Egli rompe gli archi e spezza le lance, e brucia i carri col fuoco.”—Salmi 46:9

CONFLITTO TERRORISTICO NON HA PIÙ CONFINI

Un giorno tenebroso con lagrime di tristezza per il popolo Americano fù il Lundedì undici Settembre del 2001 alle ore 8:45 A.M. ora di New York dove due torri gemelli (Grattacieli) del World Trade Center di 110 piani sono stati completamente distrutti da due aeri dirottati al comando di sei terroristi in ogni aereo.

Gli attachi terroristici contro New York e Washington hanno terrorizzato non soltanto gli Stati Uniti, ma tutto il mondo, ed in quel tempo si parlava di una coalizione globale per combattere il terrorismo e guidare il mondo nella via della sicurezza.

Ad agire nei quattro dirottamenti aeri, secondo le indagine, sono stati in tutto 18 terroristi. Al Pentagono di Washington sono morte 190 persone innocenti. In tutto sui quattro aeri, c’erano 266 persone. In quel momento la montagna di detriti che copriva i cadaveri era indescrivibile. Quanti, in quel momento non si sapeva, ma poche erano le speranze di trovare sopravvissuti. Si diceva che le vittime dell’attacco alle due Grattacieli erano cinquemila e ottocento, vittime innocenti. Fra di loro vi erano 64 turisti stranieri, incluso 10 turisti Italiani. Si può dire che questi terroristi ed i suoi complici hanno progettato la più devastante strage terroristica della storia umana.

La città di New York era divenuta una città spettrale, intorno alle torri abbattuti vi erano anche dei rischi di crolli di altri palazzi e pochi erano le speranze di trovare sopravvissuti, i feriti che erano intorno a 2300 furono urgentamente ricoverati in ospedali della città. La maggioranza delle persone che erano nelle torri al momento del colasso morirono e 300 pompieri che stavano salendo ai piani delle torri per spegnere l’incendio sono morti, non esistevano piu, furono cadaveri come i migliaia di vittimi. I soccorritori trovarono solo brandelli di carne coperti di cenere e polvere, dita spezzate, piedi con i calzini, pezzi di pelle. Questi, messi in sacchetti di plastica numerati, i resti umani furono portati nell’obitorio d’emergenza all’aeroporto La Guardia di New York.

Il presidente americano Bush in una intervista ha detto: “Gli attacchi terroristiche possono scuotere le fondamenti dei nostri palazzi più grandi, ma, non possono scuotere le fondamenti dall’America, perché e fondata sul credo nella libertà personale e nel rispetto della legge.” MA. . .si domandi perché Dio ha permesso questa devastante distruzione terroristica? La storia dell’umanità è un fosco quadro di dolore, sofferenze, fame, tempeste, terremoti, morte, violenze ecc. Qual’e il Divino Programma circa le sofferenze della povera umanità? Perché Dio permette il male? Qual’è il rimedio per questa dolorosa situazione?

Ogni qualvolta accade una sciagura nazionale o internazionale, o una disgrazia colpisce la famiglia, molti che credono nell’esistenza di Dio, si domandono: Perchè Dio h fatto accadere questo? Dio e giusto e buono, Egli non avrebbe dovuto permettere questo. Mentre altri che hanno interamente perduto la fede in Dio, concludono col dire: Questo prova che non v’è Dio e quindi è inutile credere o sperare in Lui; noi siamo come gli animali, mangiamo e beviamo che domani moriamo.

Il clero non ha mai dato una risposta soddisfacante a queste domande.

Per conoscere a pieno l’origine di tutti i mali che sono stati e sono ancora nel mondo, e assolutamente necessario che andiamo all’unica Sorgente autorevole ed infallibile a cui possiamo appressarci fiducia di sapere la pura verità che eliminerà una volta e per sempre le sociocche superstizioni, le fantastiche teorie, le false immaginazioni e le plausibili “spiegazioni” date dai cosidetti ‘uomini di Dio’ che pretendono di servire la Deità e d’essere a conoscenza dei segreti e dei misteri della Divinità.

Sin dalla creazione dell’uomo, sin dai tempi più antichi, la guerra è stata una dei principali flagelli dell’umanità. L’ambizione di uomini potenti o di nazioni per territori, ricchezze o gloria, ha cagionato la prematura morte di milioni d’esseri umani, e la desolazione e distruzione d’immense ricchezze, di floride città e di grandi nazioni.

Le malattie raccologono giornalmente migliaia di vittime per deporle nell’oscura e silenziosa tomba. Gli accidenti in casa, nel lavoro e specialimente quelli automobilistici, raccolgono come la loro porzione centinaia di migliaia di vittime ogni anno. E che cose dovremo dire delle inondazioni, dei terremoti, della siccità, delle tempeste, della miseria, della fame e di tanti altri flagelli che cagionano afflizione, sofferenza e morte? Nessuna meraviglia quindi, se molti si domandano perplessi:

Perchè Dio permette il male?

Dio è onnosciente e onnipotente, perchè permette il dolore e la sofferenza? Perchè permette il peccato e la morte? Non avrebbe Egli potuto prevenire la possibilità della disubbidienza e della caduta dell’uomo? Perchè Egli non agisce graziosamente, benignamente, amorevolmente, come un padre, con la famiglia umana, come agisce con la famiglia celeste? E’ giusto ed amorevole da parte del Creatore di portare in esistenza milioni, anzi bilioni d’esseri umani sotto queste sfavorevoli ed imperfette condizioni, sottoposti alle debolezze e al peccato sin dalla nascita, e circondati dai loro simili deboli ed impotenti come a loro?

Senza dubbio queste domande sono troppo ardue e profonde per qualsiasi filosofia umana, e coloro che rigettano l’origine Divina della Bibbia devono abbandonare ogni speranza d’ottenere una risposta logica e ragionevole. Niun’altro se non Dio stesso puo svelarci i Suoi segreti—dirci perchè ha fatto così. In verità scritto: “Il Signore dà a conoscere il Suo consiglio e il Suo patto a quelli che lo temono.”—Salmo 24:14

Senza dubbio, la difficoltà sorge a cagione dell’ignoranza che generalmente si ha sul Piano di Dio. Dio avrebbe potuto evitare l’entrata del peccato nel mondo, ma il fatto che Egli noi fece dovrebb’essere prova sufficiente che il Suo presente permesso è disegnato per produrre alla fine un più grande bene. Quando il Piano di Dio è compreso ed ammirato in tutta la sua completa e maestosa grandezza, allora sarà evidente la Divina sagggezza nell’operare nel corso presente. La luce che brilla dalla Parola di Dio (la Bibbia) rivela che il Divino proposito in connessione all’umanita, è progressivo ed abbraccia età e dispensazioni. Se ignoriamo queste cose, sarà impossibile ottenere la risposta alle sopracitate domande. Se le accettiamo; se profittiamo dell privilegio di vedere la luce che riluce dalla Parola di Dio; se guardiamo queste cose dal punto di vista di Dio, allora sarà possibile intendere il mistero di Dio nascosto da secoli e generazioni, ma adesso rivelato ai Suoi santi, chè nelle età avvenire tutte le prove a tutte le afflizioni, tutti i dolori del passato, saranno più che ricompensate, e sarà dimostrato ch’esse sono state parte del grande Programma Divino che risulterà alla gloria di Dio.

L’uomo E’ Condannato

Per comprendere pienamente il soggetto necessita andare ai tempi temoti, ai tempi quando l’uomo fu creato nel giarddino dell’Eden dove il male non esisteva, e non era consciuto sotto nessuna forma.

La Bibbia chiaramente dice che il Creatore preparò specialmente il Giardino d’Eden pel godimento dell’uomo come sua dimora, e fù in questo Giardino che l’uomo fù messo alla prova per la sua vita. L’uomo ignorando l’avvertimento di Dio scelse deliberatamente la via dell peccato che per conseguenza, la giustizia di Dio lo condannò a morte. Dio previde la disubbidienza e la caduta delle Sue creature e provvedette che la pena del peccato “morente tu morrai” invece d’essere messa in effetto subitaneamente, sarebbe stata messa in effetto gradualmente per mezzo della lotta contro condizioni sfavorevoli di clima, di cibo, di lavoro, di affanni di malattie, di spine, di dispiaceri, ecct., fintanto che l’uomo sarebbe ritornato nella polvere dalla quale era stato tolto: nella tomba.

L pena di morte messa in effetto in questo modo, ha fornito all’uomo per mezzo dell’esperienza, una lezione salutare sulla malvagità del peccato e sui i suoi perniciosi risultati; una lezione che non ha mai più bisogno d’essere ripetuta, una lezione che e di profitto a tutti coloro che l’hanno imparata, per tutta l’eternità, specialmente quando tutti i risultati del peccato e del male saranno messi in contrasto ai frutti del bene e della dirittura nel prossimo Regno Millenniale di Cristo.

“Per Cagione Tua”

Quando Adamo mangiò il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male che gli era stato proibito da Dio (violando così il comando Divino) vi fù un profondo significato nelle parole del Creatore quando pronunziò la sentenza su di esso, cacciandolo fuori del Giardino d’Eden fra le spine e triboli per lavorare, sudare, soffrire ed essere soggetto a tutte le calamità ed intemperie della terra imperfetta. Egli disse: “La terra sarà maledetta per la tua esperienza, benchè tu non stimi che lo sia. Naturalmente Adamo avrebbe provato di ritenere un continuo accesso ai frutti del Giardino per così evitare di lavorare la terra, sostenere la vita e vivere per sempre; ma Dio non permise questo, anzi mise un cherubino con una spada fiammeggiante davanti all’entrata del Giardino, acciocchè la sentenza di morte su Adamo e sui suoi discendenti fosse messa in effetto.

I discendenti di Adamo, che siamo noi tutti, hanno ereditato le di lui imperfezioni e debolezze e la medesima pena di morte. Tutta la razza quindi, essendo condannata non solo ha imparato per esperienza cosa è peccato e cosa è il male, e i suoi triste risultati; ma col suo lavoro e col suo ingegno essa sta servendo a preparare la terra per portarla alla piena perfezione disegnata ed illustrata dal Giardino d’Eden quando la maledizione sarà tolta e tutta la terra sarà benedetta durante il Regno Millenniale di Cristo.

Da questo notiamo che il lavoro e la fatica sono stati prescritti pel bene dell’uomo. Essi l’hanno mantenuto si occupato che egli non ha avuto tempo di fare tanto male, che logicamente avrebbe potuto fare se non avesse dovuto lavorare per guadagnarsi il pane. Ma mentre che la terra s’avvicina alla perfezione, cosicchè oggi mentre v’è più tempo libero per tramare, fare piani e crescere sapiente nel male, il periodo di vita per fare ciò è molto più breve. Quale indiretta benedizione è la presente brevità della vita, sotto certe circostanze!

La Rendenzione Del Mondo E’ Vicina

L’azione divina, quindi, nell’esporre l’umanità, d’evessere notato ch’è in relazione alla loro presente vita sulla terra, e a inun’altra poichè Iddio non diede a loro oil minimo sentore che dopo la morte la loro vita sarebbe continuata in qualche altro luogo. Al contrario, le parole nella condanna furono: “Tu sei polvere, tu ritornerai altresì in polvere” – ‘morente tu morrai.’—Gen. 3:19; 2:17

Dio promise che in qualche modo e in qualche tempo la progenie della donna avrebbe portato la liberazione. Ma tale promessa fù in quel tempo vaga e indefinita, un semplice barlume di speranza, per dimostrare a loro che benchè Dio avesse agito severamente, secondo la legge e la giustizia, pure Egli aveva compassione per essi ed a tempo debitosenza violare la giustizia o ignorare la Sua giusta sentenza di morte-avrebbe portato soccorso.

Tutte le esperienze di Questa vita ci insegnano che siamo stati creati col senso morale o giudizio del bene e del male, e la libertà di usarlo. La legge del bene e del male è scritta nella nostra costituzione naturale. Essa è parte della nostra natura come lo è della natura Divina. Ma non dimentichiamo che questa immagine o somiglianza di Dio, questa legge che originalmente fù scolpita nella natura dell’uomo, ha perduto le sue chiare delineazioni originali a cagione della degradante influenza del peccao. La capacità di amare implica quella di odiare; da questo possiamo concludere che il Creatore non avrebbe potuto creare l’uomo alla Sua immagine, senza dargli la podestà di amare e fare del bene, e la corrispondente capacità di odiare e fare del male. Questa libertà di scelta, chiamata libero arbitrio morale, o libera volontà, è parte dell’originale dote dell’uomo; e questa, insieme alla piena e perfetta misura delle sue facoltà mentali e morali, fà dell’uomo l’immagine di Dio. Oggi, dopo quasi seimila anni di degradazione, quell’originale somiglianza al Creatore è stata talmente cancellata dal peccato che noi non siamo liberi, ma siamo più o meno legati dal peccato e dalle sue conseguenze, cosicchè il peccato è più facile e per conseguenza più conveniente alla razza decaduta che la dirittura.

San Paolo ci dice che avendo Dio permesso l’entrarta del peccato e della morte per la disciplina e l’istruzione dell’uomo, Egli adottò un metodo per il ricupero della nostra razza dall’originale sentenza di morte che venne sù tutti come risultato della disubbidienza d’Adamo-un metodo che avrebbe dimostrato la giustizia della Divina sentenza e l’immutabilità del Suo decreto, ma che altresì avrebbe permesso a coloro che sono stanchi del peccato, di usare saviamente la loro esperienza, e ritornare ad essere in armonia e in ubbidienza col Creatore e con le Sue giuste e ragionevoli leggi e regole.

Questo Divino Piano, in cui Dio sarebbe rimasto giusto ed immutabile nella Sua attitudine verso il peccato e i peccatori, ma altresì avrebbe liberato dalla pena del peccato (morte e disfavore) coloro che son ben disposti, è dichiarato da San Paolo nei Romani 3:24-26 come segue: “Essendo (noi) gratuitamente giustificato per la grazie d’Esso, (di Dio) per la rendezione ch’è in Cristo Gesù. Il quale Iddio ha innanzi ordinato, per purguamento col suo sangue, mediante la fede, per mostrar la Sua giustizia, per la remission dei peccati che sono stati innanzi nel tempo della pazienza di Dio. Per mostrare, dico, la Sua giustazia nel tempo presente, acciocchè Egli sia giusto, e giustificante colui che è della fede di Gesù.” In altri termini, questo Piano provvedeva che un’altro uomo, il quale a cagione della sua ubbidienza alla Legge di Dio, avrebbe dimostrato d’essere degno d’ottenere la vita eterna, potrebbe, per mezzo del sacrificio volontario di quella viita, redimere la vita perduta d’Adamo e della sua perduta posterità, secondo come e scritto: “In Adam tutti muoiono;” ‘per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli uomini,’ ‘per una offesa il giudizio è passato a tutti gli uomini, in condannazione.’—I Cor. 15:22; Rom. 5:12,18 Fù per questo scopo che Gesù venne nel mondo al Suo primo avvento.

Volontariamente il Signore Gesù Cristo depose la gloria della natura celeste ch’Egli aveva goduto col Padre sin dal principio della creazione.—Giov. 1:14; 17:5; 2 Cor. 8:9 Egli fù “fatto carne.’ (Giov. 1:14; Ebr. 2:14) divenne uomo; all’età di trent’anni cominiciò il granioso lavoro di sacrificio, il sacrificio di se stesso per cancellare il peccato del primo uomo, e riscattare Adamo e la sua razza col morire a loro beneficio, come il loro Redentore. Col dare alla Giustizia il prezzo per la loro libertà, Egli acquistò il diritto legale di cancellare la sentenza e la condanna di morte contro di loro, e per conseguenza il dirittoo di risuscitare o ristorare la vita ‘a coloro ch’Egli vuole.’—Giov. 5:21

Per meglio comprendere quest’opera meravigliosa, bisogna realizzare che la sentenza di morte assendo su tutta l’umanità (datosi che un’altro uomo senza esperienza come Adamo, sarebbe stato simigliantemente soggetto cadere) Iddio nella Sua infinita sapienza adottò il meraviglioso piano di trasferire il Suo Unigenito Figliuolo dalla natura spirituale a quella umana, e così provvedere un uomo convenevole pel sacrificio—“Cristo Gesù, il quale ha dato se stesso per prezzo di riscatto per tutti,” ‘il quale essendo ricco (benchè Egli possedesse gloria, onore e ricchezze di sapienza e potenza superiori agli angeli e agli uomini) si è fatto povero per voi (umiliando sè stesso ad una natura più bassa, quella umana, e divenendo ubbidiente fino alla morte) acciocchè voi arricchiste per la Sua povertà.’—I Tim. 2:5,6; 2 Cor. 8:9

Il Sacrificio Del Redentore

Per redimerli costò il sacrificio della vita del Figliuolo come loro prezzo di riscatto. Per ristorarli (quelli che fra loro saranno trovati degni-chiunque vuole) richiederà l’esercizio della Divina potenza; primo coll’aprire la grande prigione di morte e mettere in libertà i prigionieri per mezzo della risurrezione dei morti: secondo col rompere i ceppi del peccato, del pregiudizio e della superstizione, e dare a tutti i redenti una piena opporotunità di decidere se essi amano il bene o il male, la rettitudine o il peccato, la verità o la menzogna. Egli distruggerà tutti coloro che amano ed operano iniquità, e svilupperà e perfezionerà tutti coloro che amano e svilupperà e perfezionerà tutti coloro che amano e scelgono la vita sulla sua sola condizionela dirittura.

Questo fatto importante che la missione Del nostro Signore sulla terra al Suo Primo Avvento fù per morire per la razza umana, acciocchè potesse annuallare i risultati della trasgressione d’Adamo e essicurarsi il diritto di risuscitarli e ristorali, è chiaramente dichiarato da San Paolo nei.—Rom. 5:6-12; 16-19, 21; I Cor. 15:21-24 Ed è Suo volere di ristorare tutti coloro che ne saranno trovati degni. Per provare tutti coloro che sono degni della vita eterna sarà lo scopo del Regno Millenniale-che adesso è alla porta.—I Tim. 2:4; 2 Pietro 3:9 Cristo stabilirà la giustizia sulla terra per mezzo del Regno di Dio, che Egli ha promesso sarà inaugurato e per cui ci ha comandato di aspettare e sperare, e ci insegnò a pregare”Il tuo Regno venga, la tua volontà sia fatta in terra come in cielo.”

La Gloriosa Speranza Del Mondo

San Poalo dichiara che il primo uomo (che fu un campione di quel che la razza sarà quando sarà perfetta) fu della terra, terreno; e la sua posterità, all’infuori della Chiesa di Cristo, nella risurrezione sarà ancora terrena, umana, addata per la terra.—I Cor. 15:38, 44 Davide dichiara che l’uomo fu fatto poco minor degli angeli e coronato di gloria e d’onore.—Salmo 8:4-8 E San Pietro, il Nostro Signore, e tutti i profeti sin dalla creazione del mondo, dichiarano che la razza umana dev’essere ristorata a quella gloriosa perfezione, e di nuovo deve avere dominio sulla terra, come l’ebbe il suo primo rappresentante-Adamo.—Fatti 3:19-21

Questa è la parte che Iddio ha eletto di dare alla razza umana. E quale parte gloriosa! Chiudete per un momento gli occhi alle scene di miseria e di guai, di degradazione e di dolore che ancora predominano a cagione del peccato, e immaginate con la vostra mente la gloria della terra perfetta. Nessuna macchia di peccato guasta l’armonia e la pace d’una perfetta società, nessun cattivo pensiero, nessuna malvagia parola o azione; l’amore sorgendo da ogni cuore incontra un simile sentimento in ogni altro cuore, e ogni azione è piena di benevolenza.

Quivi non sarà più alcuna malattia, cordoglio o dolore, nessuna evidenza di decadenza-e neppure il timore di tali cose. Pensate a tutti le fotografie ed illustrazioni della faccia e del corpo umani in tutta la sua salute, forza e bellezza che voi avete mai visto e sappiate che la perfetta umanità sarà di una più eccellente bellezza. La purità interna e la perfezione morale e mentale imprimerà e glorificherà ogni radiante fisonomia. Tale sarà l’umanità sulla terra; e coloro che piangono per i loro defunti avranno e loro lagrime asciugate, quando essi realizeranno che il lavoro della risurrezione è stato così completato.

Sotto il savio e benedetto governo di Cristo come Re delle nazioni, tutto il male, “tutte le depravate tendenze ereditate dalla caduta adamica e che si sono sviluppate atraverso i millenni infino ad oggi in diverse forme di degradazione fisica, morale e spirituale, saranno raffrenate, fermate e gradualmente distrutte dalla sovrumana sapienza, potenza ed amore; ed essendo tutti portati ad una chiara conoscenza della verità in ogni sua fase, tutti avranno una piena e giusta prova per la vita. Coloro che amano la dirittura saranno perfezionati e riceveranno il controllo della terra perfezionata, mentre coloro che ostinatamente amano l’ingiustizia sotto quella chiara luce di conoscenza ed esperienza, essi, come seguaci dell’esempio di Satana, saranno interamente distrutti nella Seconda Morte. La prima morte è la distruzione alla quale tutti siamo soggetti a cagione del peccato adamico, ma dalla quale tutti saremo liberati mediante il sacrificio dal Signore Gesù Cristo; ma la Seconda Morte è quale distruzione che verrà su tutti coloro che, benchè redenti da Cristo dalla prima morte, a cagione della loro malvagia ed ostinata condotta meriteranno e riceveranno nuovamente la morte. Questa Seconda Morte sarà la loro completa distruzione, senza alcuna speranza di un’altra redenzione o risurrezione, perchè Cristo non muore più. Enessuna buona ragione può trovarsi per dare a costoro un’altra prova o opportunità per la vita, perchè la prova che sarà concessa a loro durante l’Età Milllenniale sotto di Cristo come Giudice, sarà una prova individuale, intera, giusta e finale.—I Cor. 15:25

Come il nostro Signore Gesù avverti che la morte è la guista pena di coloro che non fuggono il peccato e non si rifugiano nel Redentore e datore di vita (Luca 13:1-5) lo stesso facciamo noi. Noi proclamiamo che la distruzione, la morte, è la pena del peccato cosi insegnata dalle Sacre Scritture. E noi proclamiamo che solo per la fede nel Redentore, pentimento e riforma, può ottenersi il dono di Dio, la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.—Rom. 6:23 Chiunque sente l’offerta di vita, è responsabile per quanto ne comprende, e secondo la Divina promessa e il Divino piano, tutta l’umanità dovrà, in qualche tempo, alcuni durante la presente Eta Evangelica, ed il resto durante la prossima Età Millenniale, essere portati ad un pieno e chiaro apprezzamento di queste condizioni e privilegi, con piena opportunità pel pentimento e per la vita eterna.

L’umanità Sta Imparando La Lezione

Le calamità e le sciagure, quindi, devon’essere generalmente considerate come accidenti, e devon’essere attribuiti all’imperfezione e all’inesperienza dell’uomo, o nel caso di disturbi nella natura, essi devon’essere attribuiti alla preparazione dalla terra Settimo Millennio, e pel suo stato d’assoluta perfezione per sempre dopo del Millennio, durante il quale, sottto il governo di Cristo essa dovrà avere gli ultimi tocchi ed esser fatta completamente adatta per la razza redenta, che anch’essa sarà perfezionata durante il Suo Regno per perfettamente usare, godere e governare la terra perfetta.

La ragione perchè l’uomo è esposto a queste calamità ed accidenti, e non è specialmente protetto dal suo Onnipotente Creatore, è: primo perchè l’uomo è un peccatore condannato a morte, e non sarà risparmiato da essa morte, ma anzi deve passare per essa, (in un modo o in un’altro deve morire); secondo perchè per mezzo delle presenti esperienze di disturbi, afflizioni e dolore, tutte le quali non son altro che elementi di morte, l’uomo sta imparando la lezione e sta accumulando un’esperienza col peccato e con le sue funeste conseguenze; dispiaceri, dolore e morte; terzo, che tale esperienze gli sarà d’immenso valore nella prossima Età Millenniale, quando ogni uomo individualmente sarà richiesto di scegliere fra il bene e il male. Il male lo imparano prima, in questa presente vita; il bene, ed i suoi benedetti risultati e premi, benchè non è visto tanto chiaro oggi, sarà pienamente dimostrato allorra-durante il Millennio. Pochi son coloro che profittano delle lezioni e delle esperienze della vita, all’infuori di un piccolo gruppo, ossia di coloro che sono chiamati alla Celesta Vocazione. La grande maggioranza dell’umanità impara solo a conoscere il peccato ed il male. Perfino i provvedimenti Divini pel futuro dell’umanità sono ignoti alle masse. “L’iddio di questo mondo (il diavolo) ha accecate le menti deglincreduli acciocchè la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, il quale è l’immagine dell’invisibile Iddio, non risplenda loro.—2 Cor. 4:4

Ma col principio della Nuova Dispensazione del Regno del Messia la vera luce della conoscenze e della gloria del carattere di Dio, brillerà d’ogni dove. “Gli occhi dei ciechi saranno aperti e le orecchie dei sordi saranno disserrante;” (simbolico e letterale.) Nel beneficio Regno del Messia, tutto il mondo avrà una piena opportunità d’imparare la grande desiderabilità della giustizia, come oggi per pochi anni, essi hanno l’opportunità d’imparare l’indesiderabilià del peccato.

Ma qualcuno potrà chiedere: Se questo è il Piano di Dio per redimere il mondo per mezzo della morte del Suo Figliuolo, e giustificare e ristorare tutti coloro che credono in Lui e l’accettana come loro Redentore, ed amano ed ubbidiscono la dirittura; perchè il Regno Millenniale di Cristo con le sue favorevoli condizioni ed i suoi potenti freni pel male, non cominciò subito, non appena Gesù diede il prezzo di riscatto sul Calvario, invece di forzare coloro che desiderano di camminare nalle dirittura di navigare attraverso mari di sangue e sofferenze per amore della dirittura? La risposta è, che Dio per quasi diciannove secoli ha chiamato ed attirato a Sè una classe speciale d’infra l’umanità, da essere la Sua Eletta, la Classe della Sposa, i cui membri saranno coeredi col Suo Figliuolo nel Regno di Luce e di Gloria, che eventualmente vincerà e distruggerà per sempre il peccato e Satana.

La Via Stretta

Questa classe speciale deve camminare per fede e non per aspetto-deve camminare nella “Via Stretta” della rinunzia personale, dell’opposizione del mondo, della carne e del diavolo, deve camminare sulle pedate di Gesù Sembrò bene al Padre Celeste che il nostro Signore Gesù avesse imparato sulle pedate di Gesù. Sembrò bene al Padre Celeste che il nostro Signore Gesù avesse imparato ubbidienza attraverso le sofferenze ed essere messo alla prova in rispetto alla Sua buona volontà di sopportare sofferenza per amore della dirittura. Quanto è appropriato che il medesimo Padre dovrebbe fare simili ordinamenti per tutti i membri della chiesa che Egli riceverà dalla razza adamica per essere membri del Regal Sacerdozio sotto di Gesù, il Sommo Scaerdote del nostro ordine! E così Iddio sta preparando un Sacerdozio Reale per l’Età Messianca per benedire, per sanare, per insegnare e per elevare alla perfezione tutti gli ubbidienti di buona volontà.

Da questo notiamo come durante questa dispensazione o età dell’Evangelo, il peccato e le sue nefaste conseguenze sono state altresì usate per disciplinare e preparare la Chiesa di Cristo. Se il peccato ed il male non fosse stato permesso, il sacrificio del nostro Signore Gesù e della Sua Chiesa, e il premio a loro della natura Divina, sarebbe stato impossibile.

Alla chiusura dell’Età Millenniale, quante meravigliose lezioni in rispetto al benen e al male, avrà l’umanità imparate! Ed allora verrà la loro prova finale. Dopo d’aver ottenuto una buona e perfetta conoscenza del bene e del male, quale dei due sceglieranno? Iddio desidera che tutti sceglino individuo di fare la sua propria scelta, di seguire il suo proprio corso, sia esso in armonia o in disarmonia al volere di Dio. Solo coloro che ameranno la dirittura ed odieranno l’iniquità saranno reputati degni della vita eterna, per tutti gli altri ostinati, malvagi e disubbidienti sarà riservata la Seconda Morte, una morte eterna-l’oblio.

Ed allora, quando tutti gli ubbidienti volontari saranno stati ristorati ad una vita umana perfetta, libera dai dolori, malattie e morte, l’esperienza delle sofferenze attraverso le quali essi sono passati sembrera un nulla di fronte all’eternità di gioia che sarà dinanzi a loro. Tutti saranno riconoscenti che ad essi fu data un’opportunità di gustare e provare per esperienze i risultati della ribellione contro le leggi morali del Creatore, poichè la loro eterna gioia sarà moliplicatà da esse. Mentre che bilioni di esseri hanno sofferto e sono morti, pure per ogni individuo tutto al più questà vita non è stata altro che pochi anni di distretta e di dolore; e l’amore e la sapienza di Dio ha fatto si che perfino questo breve periodo di infelicità sarà all’eterno beneficio di tutti coloro che faranno profitto di tali esperienze. Quanto meraviglioso è il nostro Dio! Ben giustamente il Rivelatore esclama:

“O Signore, chi non ti temerà e non glorificherà il tuo Nome? Conciossichè tu solo sii santo; certo tutte l e nazioni veranno e adoreranno nel tuo cospetto; perciochè i tuoi giudicii sono stati manifestati?”—Apoc. 15:4 Eventualmente ogni creatura nel cielo, sulla terra e sotto la terra esclamerà, ‘Lode, gloria, onore, dominio e potenza sia a Colui che siede sul trono (Dio) e all’ Agnello (Gesù) per sempre.’ Tutto questo sarà il risultato del Divino permesso del pecato-del Divino permesso del regno del male, del peccato e della morte.


“Pace in terra!,, Quando?

“Il frutto della giustizia sarà la pace e l’effetto della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre.” ISAIA 32:17

OGNI ANNO, alla ricorrenza della nascita di Gesù, il desiderio di una pace durevole ed universale pervade l’animo delle genti che, per buona parte è affranta dal susseguirsi delle guerre e rivoluzioni in cui incessantemente è sommerso il mondo attuale.

Il cantico col quale gli angioli annunziarono il grandioso evento agli attoniti pastori sulle colline della Giudea concorre a suscitare in tale lieta circostanza un sentimento di bontà in milioni di cuori: “Pace in terra fra gli uomini!” Eppure quest’anno non si prevedono possibilità di pace superiori a quelle dell’anno scorso o addirittura di diciannove secoli fa: appena dopo la nascita del Principe della pace.

Da un punto di vista meramente umano non v’è oggi alcuna possibilità di realizzare una pace giusta e durevole; al contrario Iddio ci dà un’assicurazione – la stessa che fù annunciata dali angeli—di un governo di pace e di giustizia che dovrà essere definitavamente stabilito sulla terra sotto la guida del Suo Figliuolo. Un’antica profezia che, nel preannunciarne la nascita, attribuisce a Gesù il titolo di “Principe della pace,” afferma che questo governo darà ‘incremento all’impero (all’autorità di Dio sulla terra) e una pace senza fine.’—Isaia 9:6-

Las nascita di Gesù fu un miracolo; ugualmente sarà l’adempimento del secondo evento. La divina potenza interverrà direttamente, ossia in forma miracolosa, per instaurare il governo universale di pace e di giustizia. Iddio non è mai dipeso e mai dipenderà dai fragili ed imperfetti sforzi umani per la concretizzazione dei Suoi disegni.

Questa verità fu compresa dagli apostoli e dalla Chiesa Primitiva in generale. I primi discepoli di Gesù, anzi, pensavano che il Maestro dovesse stabilire il suo regno fin da allora, allo scopo di spezzare il giogo di Roma, che apprimeva Israele, ed estendere il suo dominio sul mondo di allore. Fù un errore e, per correggerlo, Gesù presentò una parabola in cui rassomigliò sè stesso ad un “nobile uomo” che ‘andò in un paese lontano per ricevere l’investitura d’un regno e poi tornare.’—Luca 19:11-12 Dal che i discepoli compresero ch’era necessario per Gesù andare prima al Padre e quindi il suo regno sarebbe stato stabilito alla sua seconda venuta, ossia al suo ritorno. E’ certo, però, che rimasero fermi nel credere in quella meravigliosa promessa. La grande speranza della Chiesa Primitiva fu e rimase quella del ritorno del Signore; il compito principale dei credenti fù quello di dimostrarsi degni di far parte, insieme col loro Maestro, del divin governo partecipando alla ‘prima resurrezione’ onde vivere per sempre con Cristo e regnare con Lui nel suo millennio.—2 Pietro 1:10-11; Apoc. 20:8

Fallimento degli sforzi umani

Dopo la morte degli Apòstoli, la Chiesa cominciò ad allontnarsi dalla pura concezione del regno di Dio. La speranza del ritorno di Cristo per stabilire un’èra di pace e di giustizia divenne sempre più vaga ed incerta; in tutta la Cristianità dilagò poco a poco il convincimento che la realizzazione del disegni di Dio, relativi al Suo regno, sarebbe dipesa dagli sforzi dell’uomo. Nacque l’idea della Chiesa-Stato e, con essa, ebbe inizio la maggior contraffazione del regno di Dio.

Oggi questa concezione è largamente superata. Il mondo Protestante, almeno, non concepisce un ritorno verso tale sistema; tuttavia ciò non impedisce il permanere di erronee vedute sulla vera speranza Cristiana. Milioni di uomini e donne sparsi in tutto il mondo, non sanno più cosa pensare del caos che impera dovunque e dei continui insuccessi delle chiese nei loro tentativi di convertire il mondo stesso allo scopo di stabilire la tanto attesa pace sulla terra.

Segni dei tempi

Se ci riferiamo alla parola di Dio e riflettiamo seriamente sul significato della intera testimonianza biblica, non nutriremmo alcun dubbio sul trionfo finale di ciò che costituisce il piano di Dio per la terra. Gesù e gli apostoli insegnarono chiaramente che il regno della promessa non sarebbe sorto se non al secondo avvento. Dal canto loro le profezie del Vecchio e del Nuovo Testamento dichiarano con armonia che il mondo, sino alla manifestazione del regno di Cristo non si sarebbe convertito; anzi, affermano proprio il contrario. Esse dimostrano che l’egoismo ed il peccato, negli ultimi giorni, avrebbero determinato un “tempo d’angoscia quale non s’ebbe mai da quando esistono le nazioni” e che avrebbero minato irreparabilmente la società umana con tutte le sue istituzioni, sino a distruggerla del tutto.—Daniele 12:1

Il profeta Geremia predisse un tempo durante il quale tutti avrebbero gridato “pace, pace mentre pace non v’è”—Geremia 6:14 In Ezechiele 7:24-26 leeiamo; ‘Ed io farò venire le più malvagie nazioni, che s’impossesseranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti, e i loro santuari saran profanati. Vien la ruina! Essi cercheranno la pace ma non ve ne sarà alcuna. Verrà calamità su calamità, allarme sopra allarme.’

L’Apostolo Paolo raccoglie insieme queste profezie e, sotto l’ispirazione dello Spirito di Dio, scrive che “quando diranno; Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa (o inattesa) ruina verrà loro addosso.”—I Tess. 5:3 Questo preannunciato tempo di distruzione o, come si esprime Daniele, ‘tempo d’angoscia’ ebbe inizio nel 1914. Da un punto di vista profetico, questa data segna l’inizio della fine del ‘tempo dei Gentili’ che trova la più alta espressione simbolica nella statua sognata dal re di Babilonia.—Daniel 2:31-45

Non è possibile comprendere le profezie in tutti i loro dettagli prima del loro pieno adempimento; tuttavia per quelle che si riferiscono alla distruzione dell’attuale ordine sociale, avanti che il regno di Cristo si manifesti, vi sono molti aspetti già concretizzati in maniera chiara ed evidente talchè è possibile, per lo studioso della Bibbia, comprendere il loro pieno significato.

Un aspetto con cui si presenta profeticamente questa distruzione è quello degli spasimi simili alle “doglie della donna incinta.” Un altro si presenta come una ‘calamità’ che verrà da un paese del Settentrione.—Geremia 1:13-14 Nello stesso libro (cap. 50, versetti 3, 7 e 9) Geremia parta di forze provenienti dal ‘nord’ per distruggere ‘Babilonia.’ Naturalmente la distruzione di questa mistica ‘Babilonia’ implica la caduta di tutto il presente proveniente dal ‘nord’ per distruggere ’Babilonia.’ Naturalmente la distruzione di questa mistica ‘Babilonia’ implica la caduta di tutto il presente ordine social: il profeta Geremia 50:46 profetizzò che ‘Al rumore della presa di Bibilonia la terra tremerà e il loro grido sarà udito fra le nazioni.’—Apocalisse 17:1-12-17

I profeti ispirati dallo spirito santo hanno scritto che un nemico proveniente del nord farà l’attacco finale che sarà scatenato contro il popolo di Dio in Isdaele.—Ezechiele 38:15 Occorre considerare con molta cautela i dettagli delle profezie non ancora adempiuti, ma non appare privo disignificato il fatto che gli eventi più salienti della fase distruttiva dell’attuale ordinamento sociale provengono da un territorio descritto come il “Nord.” Tempo addiestro si pensava che questa nazione del nord era la Russia, ma oggi in vista agli eventi micidiali che si verificano fra il mondo Islamico con probabilità saranno queste forze potenti e revoluzionari che lanciaranno un feroce attacco per annichelare il popolo di Dio (Isdraele), nel corso del quale il Signore interverrà per ridurre al niente il nemico, non solo di questo popolo ma di tutta l’umanità.

Queste riflessioni inducono gli studiosi della Bibbia a riconoscere che ugualmente da li procederà l’attacco contro le organizzazioni religiosi, perché secondo loro all’infuori della loro religione tutti gli altri del mondo le definiscono come INFEDELI.

Di “pace e sicurezza.” A tal riguardo occorre tener presente che eventi di tale portata, come tutti gli altri ai quali le Scritture stesse fanno riferimento, si manifestano gradualmente. Occorre pertanto seguirli con una certa attenzione e considerali nel loro assieme.

L’anno di grazia 1913 fù la punta avanzata di un apparente periodo di pace e di concordia internazionale, ma il 1914 era in agguato col suo primo “spasimo” che cessò esattamente l’11 novembre 1918 allorchè i popoli di tutto il mondo appresero con gioia il ristabilimento della ‘pace.’ Il maggiore evento internazionale del primo dopoguerra fù la costituzione della Lega della Nazioni il cui compito fondamentale era quello di vegliare per il mantenimento della pace internazionle. Parallelamente in molte nazioni sorsero centinaia di movimenti popolari per la pace, allo scopo di promuovere e stabilire buoni rapporti tra i popoli. Uomini di chiesa—i quali appoggiarono la guerra—dichararono che mai più lo avrebbero fatto. Tuttavia il seme di una nuova guerra stava per germogliare. Quà e là si erano già accesi focolai di conflitti minori: Cina, Etiopia, Spagna.

Nel 1938 l’incontro di Monaco si presentò come la soluzione “pacifica” di un grave contrasto internazionale. Sir Neville Chamberlain, che ne fu l’artefice, fu definito da Mussolini ‘nocchiero della pace.’ Tuttavia poco dopo Hitler denuziò la Gran Bretagna di voler distruggere il fronte della pace e, in nome di questa pace, stipulò il patto Nazista. Nel frattempo i partiti Comunista, Fascista Nazista furono le cause determinante nel precipitare il mondo alla guerra. L’armata Nazista invase l’indifesa Polonia in nome della pace. Subito, la seconda guerra si duvampò in tutto il mondo. Il secondo ‘Spasimo’ si manifestò fra le tante acclamazioni di pace, e il mondo cammina ricalvando vecchi e nuovi tragici di errori. Milioni di innocenti esseri umani furono liberati a duro prezzo dal tremendo giogo della schiavitù Nazista, purtroppo, al presente altri milioni sono sotto la dura e feroce tirannide di dittatori, e il girdo di pace e sicurezza ancora si innalza invano.

L’unica e sola speranza e riposta non nel grido di Pace! Ma nel Principe della Pace. Se le profezie non indicano l’esatto momento in cui il nuovo Re della terra – Cristo – manifesterà la Sua potenza liberando la gemente umanità dal timore e della guerra, noi sapiamo però che la risposta alla nostra preghiera “IL TUO REGNO VENGA” non e lontano. Con questa speranza ci avviamo serenamente e con fiducia, fermi nella nostra decisione di annunziare al mondo’la buona novella’ della vicina redenzione e salvezza.